sabato 14 marzo 2009

Il ministro dell'Ambiente e le sfide globali

Il nostro ministro ha incontrato lo scorso 10 marzo a Londra il collega per l'Ambiente Hilary Benn e quello per l'Energia ed i Cambiamenti Climatici Ed Miliband in vista del G8 Ambiente di aprile a Siracusa.
In un colloquio con la stampa organizzato prima del suo incontro con i due ministri, la Prestigiacomo ha affermato che gli ultimi provvedimenti del governo Berlusconi: "dalle misure per la casa, volte a favorire il rinnovamento delle abitazioni in modo da adeguarle ai piu' moderni standard ambientali agli incentivi per la rottamazione delle vecchie auto rappresentano dei passi avanti significativi verso una nuova green economy".
Ovvero cementificare quello che è rimasto del nostro martoriato territorio con il cd Piano Casa e continuare a sostenere la produzione di automobili vanno nella direzione di una nuova green economy!!! .....E' chiara la dimensione dei problemi ambientali vissuta dall'attuale governo se le risposte sono (candidamente) di questo tono.
E ancora ''la divisione tra Paesi sviluppati ed in via di sviluppo in questo senso e' ancora molto ampia. E' necessario discutere come incoraggiare i Paesi in via di sviluppo a crescere in maniera sostenibile'', ha detto il ministro, sottolineando che questo sara' uno dei problemi al centro delle discussioni del G8 di Siracusa.
In altre parole: visto che noi in occidente non solo non siamo riusciti a crescere "sostenibilmente" ma continuiamo a non volerlo fare, aiutiamo allora i Paesi in via di sviluppo a crescere senza dare troppo fastidio e con il minimo impatto ambientale.
La dichiarazione della Prestigiacomo si conclude con la notizia della discussione di un accordo tra Gran Bretagna e Italia per la collaborazione nella ricerca sulle tecnologie CCS, ovvero di cattura e confinamento dell'anidride carbonica.
Per chi non sapesse di cosa si tratta, CCS significa continuare a emettere CO2 in atmosfera per poi catturarla con processi chimici e iniettarla nelle profondità della Terra! L'italiana Enel è da sempre all'avanguardia in queste tecnologie.
Diciamo pure che è una delle strade possibili per rispettare i limiti imposti dal Protocollo di Kyoto: o abbassiamo l'emissione di gas climalteranti o se proprio non ce la facciamo allora catturiamo la CO2 e la spariamo nelle viscere della Terra.
 
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