giovedì 6 maggio 2010

GTutti 2010 - i manifesti


GTutti 2010 - Il programma

GTutti 2010 - Ambiente/Diritti/Migranti



Secondo l’Organizzazione Mondiale delle Migrazioni, i cambiamenti climatici saranno la causa principale dell’abbandono di alcune aree del Pianeta, seguiti da eventi meteorologici estremi quali alluvioni e uragani, siccità, desertificazione e guerre per il controllo delle materie prime.
La Conferenza di Copenaghen avrebbe dovuto dare risposte concrete alla crisi climatica in atto, purtroppo ha avuto un esito fallimentare, producendo impegni di riduzione delle emissioni soltanto volontari e su base nazionale. Nel frattempo i cambiamenti climatici non si fermano e gli scienziati dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) disegnano scenari ancora più disastrosi di quelli indicati appena due anni fa e lo spostamento di popolazioni dovuto al degrado dell’ecosistema rischia di superare ogni previsione e di coglierci impreparati ad affrontarla
Davanti alle sfide ambientali, sociali e culturali, poste alla comunità internazionale dai cambiamenti climatici l’Italia come si presenta?
Sul fronte delle scelte ambientali il nostro Paese continua ad aumentare le sue emissioni di CO2 in atmosfera e a chiedere sconti sugli obiettivi di riduzione. Il Governo presenta il nucleare come la risposta a tutti i problemi ma si tratta di un inganno mediatico. Non sono stati ancora risolti i problemi di sicurezza degli impianti e di smaltimento delle scorie legati al ritorno al nucleare ma è già pronto il piano per l’individuazione dei siti in cui costruire le nuove centrali.
Ancora più preoccupante, se possibile, è la risposta che viene data sul piano sociale e culturale all’arrivo in Italia di stranieri extracomunitari, molti dei quali provenienti da paesi nei quali sono proprio le emergenze ambientali a produrre povertà e conflitti. I respingimenti in mare, i numerosi scandali sulla gestione dei “centri di accoglienza”, lo sfruttamento selvaggio della manodopera straniera nelle campagne - tutti fenomeni ben noti anche nel nostro territorio - sono il risultato disastroso prodotto dalle politiche sull’immigrazione portate avanti negli ultimi anni indistintamente da tutti i governi.
I drammatici fatti di Rosarno sono stati solo l’epilogo di una situazione di degrado e violenza che dura da anni e che esplode, non a caso, nell’anno del “pacchetto sicurezza”. L’emergenza di un nuovo razzismo diffuso ci viene segnalata non solo da manifestazioni regressive di stupide minoranze ma - è questa la novità più preoccupante – da leggi dello stato discriminatorie e incostituzionali e da ministri che non esitano a dichiarare la loro “cattiveria” nei confronti degli stranieri.
Nel paese che ha conosciuto la vergogna delle leggi razziali, trovano spazio nuove forme di intolleranza nei confronti di chiunque sia portatore di una diversità: non solo immigrati, dunque, ma anche rom, gay e lesbiche, senza fissa dimora e mendicanti.
Al degrado culturale e sociale che accompagna la crisi economica e al divario sempre più profondo che si sta scavando tra Nord e Sud, anche nel nostro Paese, è necessario reagire, con uno scarto politico e culturale.
Per provare a riformulare l’immagine che il Sud ha di sé: non più – come suggerisce Franco Cassano - periferia degradata dell’impero”, copia sbiadita o deforme della modernizzazione delle metropoli settentrionali, ma nuovo centro di un’identità ricca e molteplice, capace di conoscere più lingue, più religioni, più culture, secondo la vocazione più autentica della civiltà mediterranea.

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“Molti credono che il Signore disperse le lingue degli uomini per punirli, ma è l’esatto contrario; Egli vide che l’uniformità li rendeva superbi dediti a imprese tanto eccessive quanto inutili. Allora si rese conto che l’umanità aveva bisogno di un correttivo e ci fece dono delle differenze. Così i muratori, di fedi e costumi diversi, devono trovare un modus vivendi che consenta di portare a termine l’edificio” (Wu Ming – Altai)

A distanza di un anno, riproponiamo l’esperienza del GTutti, forum di associazioni e cittadini che l’anno scorso, in occasione del G8 Ambiente di Siracusa, diede vita a tre giorni di iniziative sul tema “Giustizia climatica e diritti dei popoli”.
Le questioni poste dall’intreccio tra crisi climatica, democrazia e diritti sono sempre più attuali e chiamano tutti noi a una sfida ancora più impegnativa: ripensare il rapporto tra gli uomini, l’ambiente in cui vivono, il territorio, il lavoro, la produzione e il consumo in una dimensione nuova e solidaristica.
L'Europa e al suo interno le regioni che si affacciano sul Mediterraneo, possono giocare un ruolo strategico per costruire uno spazio che non sia solo un grande mercato ma anche un luogo, geografico e culturale, all’interno del quale riempire di contenuti parole quali pace, diritti, solidarietà, cooperazione.

ACQUANUVENA, AGESCI ZONA ARETUSEA, AGIRE SOLIDALE, ALIMEDE, AMNESTY 85 SR, ARCI, ARCIRAGAZZI, C.A.I. SR, CENTRO PIO LA TORRE, CENTRO ANTIVIOLENZA LA NEREIDE, CITTADINANZATTIVA, COMITATO 100 DONNE, COOPERATIVA L’ARCOLAIO, COOP. F. MARTIN-L’ALTROMERCATO, EMERGENCY, ENTE FAUNA SICILIANA, G.A.S. SIRACUSA, JAMII ONLUS, LEGAMBIENTE, LIBERA, NATURA SICULA SIRACUSA, SIQILLYAH, SOCI DI BANCA ETICA

lunedì 11 maggio 2009

Il G8 è passato, G Tutti continua!

Come nel prologo di un romanzo partiamo dalla fine.
Partiamo da piazza Santa Lucia strapiena di persone che visitano curiose gli stand delle associazioni, ascoltano con attenzione gli interventi dei relatori dell’ultimo convegno in programma, in attesa della musica dei QBeta; dall’allegria contagiosa dei migranti in prima fila davanti al palco che suonano e ballano e dall’esplosione finale del concerto.

Passata la grande paura che come un incantesimo ha paralizzato la città per due giorni, la gente finalmente scende per strada. Dopo due giorni di tempo infame e di false notizie di potenziali attentatori sulle prime pagine dei giornali, finalmente la tensione si scioglie, Siracusa torna a vivere e con essa una delle sue piazze più belle.

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Fra tutti i modi di segnare con la nostra presenza l’evento ufficiale del G 8 Ambiente di Siracusa, noi del forum ambientale “G Tutti” avevamo scelto il più difficile, forse il più ambizioso: quello di discutere con la Città di temi di respiro internazionale come i cambiamenti climatici, la biodiversità, il rapporto tra povertà e neoliberismo, per provare a evidenziarne lo stretto legame con questioni a noi molto più vicine come la salvaguardia della salute dei cittadini, la tutela del paesaggio, l’illegalità ambientale, la gestione dei rifiuti. Titolo della manifestazione: “Giustizia climatica e diritti dei popoli”.

Senza rinunciare nemmeno per un attimo alla critica radicale del modello di sviluppo economico dominante, avevamo deciso di sottolineare che la strada per un futuro più giusto e sostenibile passa anche attraverso la responsabilità individuale di noi cittadini e le scelte virtuose che ognuno quotidianamente può fare per migliorare l’ambiente e tutelare la biodiversità.

Più facilmente (e comodamente) avremmo potuto scegliere di stare alla finestra limitandoci a commentare i risultati del vertice “ufficiale” (assai scarsi, come era prevedibile) i grotteschi tentativi della Ministra, del Sindaco e sottoposti assortiti di trasformare in venti giorni Siracusa in un modello di sostenibilità urbana; o avremmo potuto concentrare tutti i nostri sforzi nell’organizzazione di una manifestazione, affidando ad essa la speranza di mobilitare le coscienze dei cittadini sui temi che più ci interessano.

In entrambi i casi avremmo tradito la nostra più autentica vocazione, quella di stare sul territorio a confrontarci con le contraddizioni che esprime: dall’incongruenza del Governo che fin dal suo insediamento ha cercato di sabotare tutte le trattative internazionali sul clima e l’energia sostenibile, proponendo un ritorno al nucleare, alle spregiudicate operazioni di speculazione immobiliare di amministratori locali che in Sicilia - a Siracusa! - consumano territorio e distruggono biodiversità.

Più di ogni cosa avremmo rinunciato alla costruzione di “G Tutti”, che al di là di ogni valutazione sull’esito della tre giorni di piazza Santa Lucia, rimane il risultato migliore e più evidente della nostra azione: un prezioso patrimonio di unità d’intenti, relazioni umane, esperienza e di conoscenze, da non disperdere.

La buona riuscita dell’operazione, in partenza, non era affatto scontata, nonostante alcune delle associazioni collaborino da tempo o si ritrovino all’interno della Rete Territoriale delle Associazioni costituita qualche mese fa. Stavolta non si trattava come in passato di firmare un appello o di intervenire su temi di interesse locale ma di costruire - in pochissimo tempo e senza risorse economiche - un evento complesso, che prevedesse incontri, convegni, animazioni, attività culturali e momenti di spettacolo.

Con la costituzione del forum ambientale “G Tutti” volevamo, per una volta, rompere l’orizzonte comunicativo e politico in cui da tempo siamo rinchiusi, per il quale se c’è un G 8 deve per forza esserci un contro G 8; uno schema comodo e facile da rappresentare dai media (com’è puntualmente accaduto), in cui a prevalere è la contrapposizione tra due “simboli”, due simulacri esatti e contrari, in cui soprattutto non c’è spazio alcuno per la partecipazione critica dei cittadini.

Nonostante tutti i problemi che strada facendo abbiamo dovuto affrontare, alla fine possiamo dire di avercela fatta. Anzi di avere dato vita a un piccolo miracolo.

L’obiettivo principale di portare all’attenzione dell’opinione pubblica le questioni dei cambiamenti climatici e della biodiversità – con tutti i limiti, nostri e della insufficiente copertura mediatica ricevuta - possiamo dire che in buona parte sia stato raggiunto.

Si tratta solo dell’inizio, abbiamo piantato un seme e dovremo coltivarlo.
Nonostante il prestigio degli ospiti e dei relatori, non siamo riusciti a fare della nostra manifestazione un evento di carattere nazionale ma dobbiamo riconoscere che si trattava già in partenza di un obiettivo troppo ambizioso e comunque legato alla portata dell’evento “ufficiale” la cui eco sulla stampa nazionale è stata molto modesta.
Ma abbiamo di che consolarci.

Nel corso dei tre giorni abbiamo presentato il documento della Coalizione nazionale “In Marcia per il Clima”, che indica la strada che la Comunità Internazionale - in primo luogo l’Italia - dovrà percorrere per affrontare i cambiamenti climatici in atto e riconvertire in senso ecologico l’economia; abbiamo discusso con i comitati delle lotte per l’ambiente e la salute portate avanti in Sicilia; abbiamo parlato di ecomafie, rifiuti, giustizia globale, distribuzione delle risorse alimentari e tanto altro. Senza contare la proiezione di film, la presentazione di libri e le esibizioni degli artisti.

Ci sarà modo e tempo di tornare sulle idee e le proposte emerse dagli interventi dei numerosi relatori intervenuti, che a breve raccoglieremo e pubblicheremo su questo sito, mentre su alcuni dei temi affrontati negli incontri, come il consumo del suolo e la tutela delle coste, stiamo già misurando la nostra forza battendoci per una revisione del piano regolatore che impedisca nuovi insediamenti edilizi in prossimità del litorale.
Qualcuno ha già lanciato la proposta di ripetere l’esperienza del “G Tutti” su temi come quello dell’immigrazione, dei diritti dei migranti e dell’integrazione culturale.

Insomma il G 8 è passato ma “G Tutti”, come desideravamo sin dall’inizio, continua.
Giustizia climatica e diritti dei popoli!

sabato 18 aprile 2009

21 - 23 aprile : il programma degli eventi


Giustizia climatica e diritti dei popoli
Siracusa, Piazza Santa Lucia

Stand informativi / Commercio equo-solidale / Degustazioni / Proiezioni / Animazione per bambini / Educazione ambientale / Agricoltura Biologica / Cantastorie / Danza / Musica / Risparmio e Riciclaggio / in Piazza per Tutti.

21 APRILE

Ore 16.00
Le strategie per combattere i cambiamenti climatici e tutelare la biodiversità
Presentazione del documento IN MARCIA PER IL CLIMA
Intervengono:
Vittorio Cogliati Dezza (Presidente Nazionale Legambiente)
Kim Carstensen (WWF Internazionale)
Sergio Marelli (Direttore generale Volontari nel mondo FOCSIV e Presidente AssOng)
Giuseppe Gullo (Lega Pesca)
Giampiero Sammuri (Presidente Federparchi)
Massimo Scalia (Università La Sapienza, Roma)
Nicola Cipolla (CEPES)

Ore 19.00
Coordinamento Regionale dei Comitati Siciliani impegnati nelle lotte per l’ambiente e la salute

Eventi serali
Video-Aperitivo
Punti di vista - proiezioni video

Ore 21.30
Una scomoda verità film - documentario di David Guggenheim.
Al Gore espone una serie di dati scientifici inattaccabili, tabulati, previsioni sul nostro prossimo futuro e risposte alla domanda su come affrontare il riscaldamento globale del pianeta.


22 APRILE

Ore 10.30
L’illegalità ambientale e il ruolo della criminalità organizzata
a cura di G-Tutti
Intervengono:
Pino Di Maula (Direttore “Terra”)
Gian Luca Favetto (Scrittore)
Pino Maniaci (Direttore di TeleJato)

A scuola di futuro: il forum incontra gli studenti
Musica e arte a cura degli studenti

Ore 16.00
Consumo del suolo, sicurezza e tutela del paesaggio
a cura di G-Tutti
Intervengono:
Giorgio Sabella (Università di Catania)
Salvatore Granata (Legambiente Sicilia)
Osvaldo Pieroni (Università della Calabria)
Loredana De Pretis (Ricercatrice)
Gianpaolo Schillaci (Coordinatore regionale FIAB)
Domenico Turibio (Comitato promotore Parco degli Iblei)
Stefano Lenzi (WWF Italia)

Ore 18.30
Giustizia climatica e crisi economica
Intervengono:
Gregorio Malavolti (Resp.le Ambiente Arci - Network Climate Justice Now)
Maurizio Gubbiotti (Resp.le Internazionale Legambiente - Network Climate Justice Now)
Mariagrazia Midolla (Resp.le Clima ed energia WWF Italia)
Antonio Granata (Segreteria nazionale CGIL)

Eventi serali
Aperitivo letterario, storie di Ecomafia
Presentazione del libro di e con Gian Luca Favetto “Le stanze di Mogador” collana VerdeNero

UnDuo teatro-canzone
Claudio Giglio e Tributama in concerto
Musica, danze e degustazioni


23 APRILE

Ore 10.30
Una nuova strategia per la gestione dei rifiuti in Sicilia
a cura di G-Tutti
Intervengono:
Maxine Narburgh (Zero Waste International Alliance)
Enzo Favonio (Scuola Agraria del Parco di Monza)
Rossano Ercolini (Rete nazionale “Rifiuti Zero”)
Vincenzo Parisi (Legambiente Sicilia)
Ernesto Bugio (ISDE Italia)
Alfio La Rosa (CGIL Sicilia)

Ore 18.30
“L’oro verde degli iblei”
Degustazione di olii extravergini di oliva a cura della Condotta Slow Food di Siracusa

Ore 19.00
Terra Madre: alimentazione, mercato, migrazioni
a cura di G-Tutti
Intervengono:
Cinzia Scaffidi (Direttore Centro Studi Slow Food)
Enrico Reggio (CTM ALTROMERCATO)
Tonino Perna (Docente Sociologia economica - Università di Messina)
Mauro Millan (Rappresentante popoli indigeni Patagonia, Argentina e Cile - indio mapuche)

Eventi serali
Aperitivo Equo Solidale a cura dell’ALTROMERCATO
Qbeta in concerto

G-Tutti
Agesci - Zona Aretusea, Agire Solidale, Ambiente e Salute Onlus, Amnesty International, Arci, Arciragazzi, Aretusa Bike, Associazione Acquanuvena, Associazione Culturale Alimede, Associazione Jamii Onlus, Associazione Logos Famiglie E Minori, Associazione La Nereide, Associazione Per La Sinistra, Auser Sicilia, Banca Etica Della Sicilia Est, Centro Studi Davide Contro Golia, Cepes, Cittadinanzattiva, Club Alpino Italiano, Comitato 100 Donne, Comitato Rifiuti Zero, Condotta Slow Food di Siracusa, Cooperativa Martin - Altromercato, Decontaminazione Sicilia, Emergency, Ente Fauna Siciliana, G.A.S. Siracusa, Greenpeace Italia, Grilli Aretusei, Legambiente Sicilia, Manitese Sicilia, Movimento Per La Decrescita Felice, Natura Sicula, Rete Radie’ Resh, Vivisimeto.
In Marcia per il Clima
Legambiente, Acli, Acli Ambiente – Anni Verdi, Adoc, AIAB, Altreconomia, Ambiente e Lavoro, Amici della Terra, Arci, Arcicaccia /CSAA, Arciragazzi, Arci Servizio Civile, Associazione Ong Italiane, Auser, Banca popolare Etica, CGIL, CIA, CittadinanzAttiva, Civitas, Coldiretti, Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’Acqua, Comitato Italiano Sovranità Alimentare, Contratto Mondiale per l’Energia, Ctm, CTS, Ecologia e Lavoro, FAI, Fairtrade, Federazione nazionale Pro Natura, Federconsumatori, Federparchi, FIAB, FOCSIV, Forum Ambientalista, Forum Terzo Settore, Greenpeace, LAV, Lega Consumatori, Lega Pesca, Libera, LIPU, Lunaria, MCE, MDC, Medici per l’ambiente, Movimento Consumatori, Slow Food Italia, Tavola della Pace, Terre di mezzo, UIL,Uisp, Umanisti per l’ambiente, Unione degli Studenti, VAS, WWF.

mercoledì 1 aprile 2009

Uscire dalla recessione

Nell’agenda politica del G8 Ambiente di Siracusa ci sono i problemi che questa crescita sconsiderata e senza regole ha provocato. Cosa pensiamo possano fare i Grandi della Terra in questi summit? Niente o se va bene, difendere gli interessi del proprio Paese e dei gruppi economici e industriali che il ministro di turno rappresenta.
Nient’altro!
Cambiamenti climatici e tutela della biodiversità sono i principali temi del prossimo G8 Ambiente. Ovvero problemi energetici e dominio dell’Uomo sulla Natura.
Su questi problemi non possiamo intervenire con fantasiose e improbabili strategie fatte di dichiarazioni programmatiche, protocolli di intesa, accordi bilaterali e stupidaggini simili.
Continuare a cercare soluzioni, anche con tutte le competenze e la buona volontà possibili, senza indurre e guidare profondi cambiamenti negli stili di vita delle popolazioni “sviluppate”, non porta da nessuna parte. Nessuno ha le soluzioni e quando qualcuno propone delle formule per uscire dalla crisi economica e ambientale globale senza portare gli interessi di grandi gruppi economici purtroppo non ha alcun ascolto.
La strada della decrescita non fa gli interessi di nessuno in particolare ma semplicemente di tutti. Se riduciamo i consumi, produciamo meno rifiuti, impariamo ad autoprodurre qualcosa per comprare meno, se rallentiamo, se diventiamo tanti a fare questo non ci sarà bisogno di centrali nucleari o di salvare specie animali e vegetali in via di estinzione.
Non si tratta di continuare a chiedere ai nostri governanti di risolvere un problema che non ha soluzioni: dobbiamo partire da noi, da ognuno di noi.

A Siracusa un gruppo di persone che da anni riflettono su questi temi e provano continuamente a cambiare i propri stili di vita riducendo, riparando, riciclando e rallentando hanno fondato un Circolo del Movimento della Decrescita Felice.

Il Circolo del movimento fondato da Maurizio Pallante, nasce a Siracusa proprio in questi giorni in cui si respira un clima di preparativi e di manifestazioni “verso” e “contro” il G8.
Il Circolo ha subito aderito a GTutti – Forum Ambiente e nell’ambito delle sue manifestazioni verrà proprio Maurizio Pallante il prossimo 4 aprile a Siracusa alle 9,00 all’I.T.I.S. “E. Fermi” per parlare di “Decrescere per uscire dalla recessione” e per presentare al pubblico e alla stampa il circolo di Siracusa. Un circolo che vuole trovare il modo di attuare praticamente la decrescita in un’area difficile dove ancora è forte il mito dello “sviluppo”.
Per uscire dai facili slogan e dai luoghi comuni dove tutti ci troviamo inutilmente d’accordo e sperimentare nella realtà quotidiana divertenti e gratificanti soluzioni per “decolonizzare l’immaginario”.

Dal 21 al 23 aprile 2009 in Piazza Santa Lucia

Giustizia climatica e diritti dei popoli
Il 2009 è un anno cruciale per il Pianeta. Entro la fine dell’anno, la comunità internazionale dovrà raggiungere un accordo definitivo per la riduzione dei gas a effetto serra dopo la scadenza del Protocollo di Kyoto prevista nel 2012.
L’impatto delle attività umane sull’ambiente ha modificato l’equilibrio naturale degli ecosistemi con conseguenze gravi per la salute dell’ambiente e delle specie che lo abitano. I mutamenti climatici in atto sono il segnale più evidente di questo processo, strettamente legato al modello di sviluppo dominante. Per fermare il surriscaldamento del Pianeta e contenere gli effetti disastrosi dei cambiamenti climatici, di cui sono principali vittime le popolazioni più povere, è necessario modificare l’economia neo-liberista dominata dagli interessi delle multinazionali. Occorre un profondo cambiamento culturale e politico, che incida sui modi di produzione e di consumo e che fermi la febbre del Terra.
Dobbiamo farlo per il nostro futuro, per garantire la bellezza dei nostri paesaggi e la biodiversità. Dobbiamo farlo per permettere a tutti di vivere in pace, per combattere la povertà e per liberarci dalle guerre e dai conflitti che nascono per il controllo delle risorse.

La rivoluzione che vogliamo ha degli obiettivi precisi e prevede in dieci anni: riduzione del 20% del consumo complessivo di energia attraverso risparmio e maggiore efficienza, aumento di almeno il 20% del fabbisogno energetico da fonti rinnovabili e riduzione del 30% delle emissioni di gas serra.
L’Italia finora ha marciato in direzione opposta, aumentando le proprie emissioni anziché diminuirle. Ora il governo propone un modello diverso, basato sul ritorno al nucleare e prevede di realizzare una delle future centrali a Ragusa. È un ritorno al passato che punta su una tecnologia pericolosissima e tutt’altro che economica, che rischia di bloccare sul nascere nel nostro paese lo sviluppo della “rivoluzione” tecnologica (ma anche economico-sociale) innescata dallo sviluppo delle fonti rinnovabili.
Noi non possiamo essere spettatori passivi di queste scelte ma vogliamo invece decidere del nostro futuro. Tanto più se guardiamo ai gravi i problemi ambientali del nostro territorio. Mancato risanamento ambientale del polo petrolchimico, ecomafie, polveri sottili alle stelle, raccolta differenziata a livelli minimi, consumo sfrenato del territorio, da anni relegano la nostra provincia negli ultimi posti nelle classifiche sulla qualità ambientale.
Per queste ragioni abbiamo costituito il forum ambientale “G-Tutti”, un coordinamento di cittadini e associazioni che, in occasione dell’imminente G-8 sull’ambiente di Siracusa, intende discutere di tutela dell’ambiente, di lotta ai cambiamenti climatici e di riconversione ecologica dell’economia.
Per tre giorni, dal 21 al 23 aprile a Siracusa, Piazza Santa Lucia sarà animata da incontri, convegni, seminari e concerti all’insegna della pace, della solidarietà sociale e del rispetto per l’ambiente.
Lo faremo con il contributo di importanti personalità della comunità scientifica e della società civile e soprattutto di tutti i cittadini che vogliono impegnarsi per un mondo più sostenibile e più giusto.

lunedì 23 marzo 2009

Quando i rifiuti non sono solo rifiuti

Produrre e gettare rifiuti è diventato così "normale" nel nostro agire quotidiano che spesso viene considerato un fatto naturale. Ma in Natura non esistono i rifiuti: sono una “invenzione” dell’Uomo, la cui economia moderna si sta basando esclusivamente sulla logica del consumismo e del massimo profitto, senza tenere in considerazione gli impatti sull’Ambiente e sull’Uomo stesso.
Questo modo di pensare e operare è in netto contrasto con le leggi della Natura, in quanto i rifiuti, anziché essere delle risorse e costituire un beneficio economico per tutta la società, sono resi incompatibili con l'Ambiente.
Per questo è necessario affrontare con uno spirito attento e responsabile la gestione dei rifiuti, producendo meno rifiuti possibili, e imparando a recuperare e riutilizzare il più possibile i materiali di scarto prodotti.
A tale scopo, i Grilli Aretusei e l’Associazione “Natura Sicula”, promotori del Comitato Siracusa Rifiuti Zero, insieme al Gruppo di Acquisto Solidale GAS Siracusa, hanno organizzato un incontro pubblico dedicato alle buone pratiche di riuso e riciclaggio, una delle soluzioni efficaci per contrastare il problema dell’emergenza rifiuti in Sicilia.
L’incontro, che si terrà mercoledì 25 Marzo alle ore 18:30 al Centro “Pio La Torre” in Piazza S. Lucia, 24, a Siracusa, è il primo evento programmato nell’ambito delle manifestazioni di GTutti-Forum Ambiente.
Ospite della serata sarà Vania De Preto, coordinatrice della filiera dedicata al riciclaggio gestita dalla cooperativa sociale “Insieme” di Vicenza, che presenterà, in ordine al trattamento dei rifiuti, l’attività su riuso e riciclaggio svolta quotidianamente dai 90 soci della cooperativa.
La cooperativa sociale “Insieme”, che nei suoi 30 anni di attività ha maturato una grande esperienza nel settore, lavora nell’ottica della molteplicità di differenziazione delle tipologie, la quale permette di raggiungere una percentuale di recupero sui materiali raccolti superiore al 90%, destinandoli ai mercatini dell’usato, riuscendo così a salvare dallo smaltimento in discarica circa 600 tonnellate di rifiuti all’anno.
L’iniziativa valuterà le possibilità di dar vita in Sicilia ad attività simili a quella veneta, collegate a distanza da un progetto comune di “massimo riuso, minimo rifiuto”.

mercoledì 18 marzo 2009

Tra sviluppo industriale e qualità della vita

I cattolici verso il G8-AMBIENTE. 2° Incontro - Dibattito: "Tra sviluppo industriale e qualità della vita".
Sabato 21 marzo, presso il Salone Baranzini del Santuario, secondo incontro "i Cattolici verso il G8". Dopo la visione del Film "Crimini di Pace", il Movimento Lavoratori dell'Azione Cattolica propone un dibattito sul tema "Tra sviluppo industriale e qualità della vita".
Partecipano un ambientalista (quale città a misura d'uomo per vivere a ridosso di una zona industriale?), Paolo Uccello, l'addetto stampa dell'Erg (è possibile una industria meno invasiva?), il sindaco di Priolo (quale comunità e come presentare i propri diritti da parte di una collettività che vive un territorio a ridosso di una industria?) e Damiano Chiaramonte in rappresentanza dell'Assostampa (quale comunicazione per una corretta informazione dei cittadini sui rischi per la salute).
Modera Sabina Zuccaro.

sabato 14 marzo 2009

Biciclette a pedalata assistita in occasione del G8

La ministra Prestigiacomo, avendo a cuore la qualità dell'aria di Siracusa, ha provveduto ad indire una gara per la fornitura di 150 biciclette a pedalata assistita da destinare alla città di Siracusa in occasione del G8 Ambiente che si terrà dal 22 al 24 aprile 2009. Il bando di gara è visionabile nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 26 del 2 marzo 2009. Ovviamente dopo i giorni del G8 potremo fare a meno di queste scomode ma ecologiche biciclette e tornare a respirare l'aria di tutti i giorni.
 
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