mercoledì 1 aprile 2009

Uscire dalla recessione

Nell’agenda politica del G8 Ambiente di Siracusa ci sono i problemi che questa crescita sconsiderata e senza regole ha provocato. Cosa pensiamo possano fare i Grandi della Terra in questi summit? Niente o se va bene, difendere gli interessi del proprio Paese e dei gruppi economici e industriali che il ministro di turno rappresenta.
Nient’altro!
Cambiamenti climatici e tutela della biodiversità sono i principali temi del prossimo G8 Ambiente. Ovvero problemi energetici e dominio dell’Uomo sulla Natura.
Su questi problemi non possiamo intervenire con fantasiose e improbabili strategie fatte di dichiarazioni programmatiche, protocolli di intesa, accordi bilaterali e stupidaggini simili.
Continuare a cercare soluzioni, anche con tutte le competenze e la buona volontà possibili, senza indurre e guidare profondi cambiamenti negli stili di vita delle popolazioni “sviluppate”, non porta da nessuna parte. Nessuno ha le soluzioni e quando qualcuno propone delle formule per uscire dalla crisi economica e ambientale globale senza portare gli interessi di grandi gruppi economici purtroppo non ha alcun ascolto.
La strada della decrescita non fa gli interessi di nessuno in particolare ma semplicemente di tutti. Se riduciamo i consumi, produciamo meno rifiuti, impariamo ad autoprodurre qualcosa per comprare meno, se rallentiamo, se diventiamo tanti a fare questo non ci sarà bisogno di centrali nucleari o di salvare specie animali e vegetali in via di estinzione.
Non si tratta di continuare a chiedere ai nostri governanti di risolvere un problema che non ha soluzioni: dobbiamo partire da noi, da ognuno di noi.

A Siracusa un gruppo di persone che da anni riflettono su questi temi e provano continuamente a cambiare i propri stili di vita riducendo, riparando, riciclando e rallentando hanno fondato un Circolo del Movimento della Decrescita Felice.

Il Circolo del movimento fondato da Maurizio Pallante, nasce a Siracusa proprio in questi giorni in cui si respira un clima di preparativi e di manifestazioni “verso” e “contro” il G8.
Il Circolo ha subito aderito a GTutti – Forum Ambiente e nell’ambito delle sue manifestazioni verrà proprio Maurizio Pallante il prossimo 4 aprile a Siracusa alle 9,00 all’I.T.I.S. “E. Fermi” per parlare di “Decrescere per uscire dalla recessione” e per presentare al pubblico e alla stampa il circolo di Siracusa. Un circolo che vuole trovare il modo di attuare praticamente la decrescita in un’area difficile dove ancora è forte il mito dello “sviluppo”.
Per uscire dai facili slogan e dai luoghi comuni dove tutti ci troviamo inutilmente d’accordo e sperimentare nella realtà quotidiana divertenti e gratificanti soluzioni per “decolonizzare l’immaginario”.

Dal 21 al 23 aprile 2009 in Piazza Santa Lucia

Giustizia climatica e diritti dei popoli
Il 2009 è un anno cruciale per il Pianeta. Entro la fine dell’anno, la comunità internazionale dovrà raggiungere un accordo definitivo per la riduzione dei gas a effetto serra dopo la scadenza del Protocollo di Kyoto prevista nel 2012.
L’impatto delle attività umane sull’ambiente ha modificato l’equilibrio naturale degli ecosistemi con conseguenze gravi per la salute dell’ambiente e delle specie che lo abitano. I mutamenti climatici in atto sono il segnale più evidente di questo processo, strettamente legato al modello di sviluppo dominante. Per fermare il surriscaldamento del Pianeta e contenere gli effetti disastrosi dei cambiamenti climatici, di cui sono principali vittime le popolazioni più povere, è necessario modificare l’economia neo-liberista dominata dagli interessi delle multinazionali. Occorre un profondo cambiamento culturale e politico, che incida sui modi di produzione e di consumo e che fermi la febbre del Terra.
Dobbiamo farlo per il nostro futuro, per garantire la bellezza dei nostri paesaggi e la biodiversità. Dobbiamo farlo per permettere a tutti di vivere in pace, per combattere la povertà e per liberarci dalle guerre e dai conflitti che nascono per il controllo delle risorse.

La rivoluzione che vogliamo ha degli obiettivi precisi e prevede in dieci anni: riduzione del 20% del consumo complessivo di energia attraverso risparmio e maggiore efficienza, aumento di almeno il 20% del fabbisogno energetico da fonti rinnovabili e riduzione del 30% delle emissioni di gas serra.
L’Italia finora ha marciato in direzione opposta, aumentando le proprie emissioni anziché diminuirle. Ora il governo propone un modello diverso, basato sul ritorno al nucleare e prevede di realizzare una delle future centrali a Ragusa. È un ritorno al passato che punta su una tecnologia pericolosissima e tutt’altro che economica, che rischia di bloccare sul nascere nel nostro paese lo sviluppo della “rivoluzione” tecnologica (ma anche economico-sociale) innescata dallo sviluppo delle fonti rinnovabili.
Noi non possiamo essere spettatori passivi di queste scelte ma vogliamo invece decidere del nostro futuro. Tanto più se guardiamo ai gravi i problemi ambientali del nostro territorio. Mancato risanamento ambientale del polo petrolchimico, ecomafie, polveri sottili alle stelle, raccolta differenziata a livelli minimi, consumo sfrenato del territorio, da anni relegano la nostra provincia negli ultimi posti nelle classifiche sulla qualità ambientale.
Per queste ragioni abbiamo costituito il forum ambientale “G-Tutti”, un coordinamento di cittadini e associazioni che, in occasione dell’imminente G-8 sull’ambiente di Siracusa, intende discutere di tutela dell’ambiente, di lotta ai cambiamenti climatici e di riconversione ecologica dell’economia.
Per tre giorni, dal 21 al 23 aprile a Siracusa, Piazza Santa Lucia sarà animata da incontri, convegni, seminari e concerti all’insegna della pace, della solidarietà sociale e del rispetto per l’ambiente.
Lo faremo con il contributo di importanti personalità della comunità scientifica e della società civile e soprattutto di tutti i cittadini che vogliono impegnarsi per un mondo più sostenibile e più giusto.
 
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